Il Consiglio d'Europa
Il Consiglio d’Europa (CoE) è stato creato nel 1949 al fine di promuovere lo stato di diritto e il rispetto dei diritti umani e, oggi, conta 47 Stati membri ricoprendo quasi tutta l’Europa continentale. Attraverso i suoi organi principali, il CoE ha avuto modo di affrontare un’ampia serie di questioni legate all’asilo. In particolare, la Corte europea dei diritti umani (Corte Edu) svolge un ruolo chiave nell’interpretazione della Convenzione europea sui diritti umani (CEDU) come uno “strumento vivente”, il quale può essere letto alla luce delle sfide attuali che la questione dell’immigrazione pone al rispetto effettivo dei diritti umani.
Considerando che “ogni persona, associazione o gruppo di individui” può accedere alla Corte Edu se ritiene di aver subito, da uno degli Stati parte, una violazione di un diritto protetto dalla Convenzione, la Corte è già stata chiamata a valutare questioni connesse a richiedenti asilo SOGI.
Tuttavia, ad eccezione delle decisioni nei casi M.E. c. Svezia e O.M. c. Ungheria, non si può affermare che la Cedu sia stata interpretata in modo appropriato o definitivo in materia. Pertanto, il progetto SOGICA ha esplorato le implicazioni per la protezione dei diritti umani garantiti dalla Cedu quando sono coinvolti i richiedenti asilo e i rifugiati SOGI.
Maggiori informazioni sul CoE e sulla Corte Edu? Potete consultare il nostro Database o anche leggere la tavola con la giurisprudenza ‘ECtHR SOGI asylum case law‘ o la discussione su ‘Sexual minority asylum claimants in the jurisprudence of the Strasbourg Court’.